“Succede così che la tua vita diventa una dolorosa scansione. E tu stai a guardare non capendo come potrai continuare. Ti metti a pensare che lui non c’è da 10 anni, li sommi agli otto di malattia psichiatrica e pensi, sono 18 anni che mi sveglio col malloppo, col cuore gonfio, con respiro corto, con quell’indefinibile roba addosso.”
(Succede così di Evelina Nazzarri, da Un’ altra vita, Diego De Leo)
Affrontare un lutto traumatico
Perdere qualcuno non è mai facile, il lutto è un’esperienza dolorosa che ci obbliga ad uno stravolgimento delle nostre vite. Questo cambiamento può essere ancora più spaventoso e difficile quando si è costretti ad affrontare un lutto traumatico; questa definizione cerca di descrivere la perdita di una persona cara per cause improvvise inaspettate e violente; le perdite che rientrano in questa definizione sono: Suicidio, incidente stradale o sul lavoro, omicidio e catastrofi naturali.
Un lutto traumatico sconvolge profondamente le certezze della propria vita, andando a minare la sicurezza fino ad ora provata e la fiducia verso il futuro. Subire la perdita di una persona cara in questo modo può far sentire la persona in trappola ed estremamente sola a vivere un dolore troppo grande.
Perdere una persona per una malattia o semplicemente a causa della vecchiaia è ben diverso che perderla per lutto traumatico anche per la mancanza di tempo per prepararsi all’idea della perdita, quando ancora il proprio affetto era in vita e salutarlo nel modo più opportuno.
Nel lutto traumatico la perdita della persona cara arriva in modo inaspettato e costringe chi è rimasto al mondo ad un cambiamento improvviso, sia dal punto di vista emotivo che della vita in generale. Tale trasformazione viene percepita come imposta e può essere difficile adattarsi ad essa. Un percorso psicologico mirato e specifico può essere di aiuto per rielaborare il lutto e le sue emozioni, le quali, in caso contrario, assorbono molte energie che a volte impediscono di vivere.